LA SETTIMANA INCOM
1951 – b/n – 1’19”
“Natale nel Polesine”[1], una famiglia di contadini usciva da una fattoria, nei pressi dell’argine del Po, ormai liberata dalle acque, diretta verso il fiume per raggiungere una capanna che si era costruita poco distante. All’interno della capanna avevano costruito un presepe. Notari commentò: «Una sola candelina: nel Polesine Gesù nasce povero come a Betlemme, ma la buona novella è rifiorita. Cristo è tornato nel Polesine. Così sia». Nella capanna c’erano due agnellini, uno bianco e un altro nero. Lo speaker disse: «L’agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo sembra con l’occhio mite annunziare che saranno tolte anche le sventure». A Ferrara, intanto, l’associazione ferrarese universitaria distribuiva pacchi natalizi agli alluvionati. Fu così trasmesso un messaggio di gioia e amore, di offerte e solidarietà.
[1]La Settimana Incom 00697 – 29/12/1951 – Natale nel Polesine.