CBS
1951 – b/n – 12’42”
dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti d’America, Frank Gervasi presentò un documentario di dodici minuti sull’alluvione in Polesine, dal titolo “Storm over Italy”[1]. Dopo una breve, ma dettagliata introduzione di Gervasi iniziavano a scorrere le immagini Incom, quelle portate loro da Pallavicini e rimontate per l’occasione: una motolancia nella zona alluvionata, casali alluvionati, l’elicottero Incom che sorvolò la zona alluvionata e le relative vedute dall’alto, quindi gli edifici di Cavarzere semi-sommersi dall’acqua e altre immagini di centri della provincia di Rovigo alluvionati, le imbarcazioni che raggiunsero la terra ferma, gli edifici distrutti dal maltempo e gli alberi divelti, le case devastate dall’acqua, i mobili che galleggiarono, uomini a riva che trasportarono su barche i massi e caricarono su carri il bestiame sopravvissuto all’alluvione, famiglie di scampati su carri di fieno trainati dai buoi che si allontanarono dalla zona del disastro oppure con biciclette e bagagli in cammino lungo una strada di campagna e le file di buoi sull’argine. Venne mostrato il ritrovamento di Nella Fabbris, e poi i sopravvissuti accampati all’aperto con stufe e letti di fortuna che preparavano da mangiare e si riparavano dal freddo con coperte, mentre un uomo mangiava, in piedi, una zuppa di fagioli e alcune donne anziane stavano sedute sulle seggiole all’aperto, mentre un’altra donna teneva in braccio i bimbi piccoli avvolti nelle coperte. Scene ormai famose in Italia, ma che ebbero un certo effetto anche oltre oceano. Dopo di che arrivava l’immancabile soldato che suonava la tromba e il tema diventava “la grande macchina della solidarietà che si mise in moto”. Da qui in poi si alternavano le stesse scene già trasmesse e raccontate in Italia fino alla conclusione dello speaker Gervasi che disse le sue ultime parole seduto al tavolo davanti alle telecamere.
[1]Documentari Incom – [novembre 1951] – Storm over Italy: Il documentario tratta dell’alluvione del Polesine del 1951; immagini delle zone disastrate (particolarmente colpita la provincia di Rovigo) e delle iniziative a sostegno delle popolazioni danneggiate. Particolare spazio viene dedicato agli aiuti provenienti dagli altri paesi, tra cui gli Stati Uniti.