CINEGIORNALI
1957 – b/n
Il 10 novembre 1957 avvenne un’altra inondazione nel delta interessando l’isola della Donzella, Polesine Camerini, Forti, Pellestrina, Bonelli Levante, Pila, Batteria. Nel parlò il cinegiornale Orizzonte Cinematografico con un servizio, in stile Incom, dal titolo “Ore drammatiche in Polesine”[1]. Ancora una volta l’acqua ruppe gli argini in Polesine, all’estremo delta del Po, riversandosi su ettari di terreni coltivati. «È uno spettacolo di desolazione quello che la macchina da presa passa in rassegna, – raccontava lo speaker del servizio su immagini simili a quelle ormai già viste più volte – ancora una volta intere famiglie hanno dovuto abbandonare i focolari. Migliaia di persone, raccolte poche masserizie, hanno iniziato il triste esodo. Tutti gli uomini validi, coadiuvati dai soldati, dai vigili del fuoco e dalle forze di polizia hanno fatto a gara per costruire argini di fortuna e sbarramenti dinnanzi alla massa d’acqua in marcia. Pompe idrovore e ruspe sono state messe in azione in una impari lotta contro le forze della natura. Il tragico bilancio dell’inondazione ascende, in base a una prima valutazione, a circa cinque miliardi di lire». Il 20 novembre, oltre a un altro cinegiornale francese[2], fu il Settimanale Ciac a proporre un servizio sull’avvenimento, inserito nella rubrica “Attualità”[3] che non aggiunse nulla di nuovo al precedente. La Ciac scelse di descrivere le difficoltà degli abitanti e i soccorsi. Soltanto nel finale il tema fu spostato sui lavori della costruzione di un piccolo ponte e sui cantieri di difesa dalle acque.
[1]Orizzonte cinematografico OC074 – 11/1957 – Ore drammatiche nel polesine. Il delta padano ancora una volta trasformato in una infida palude limacciosa
[2]Gaumont Pathè – 20/11/1957 – Inondations dans la vallée du Po. Affichete
[3]Settimanale Ciac SC464 – 20/11/1957 – Cronaca.Italia: l’alluvione del Polesine