CINEGIORNALI
1958 – b/n
Il primo ottobre, purtroppo, si registrò un’inondazione nella zona di Bonelli e di vari scani deltizi, seguita da un’altra successiva, il 13 novembre 1958, che colpì l’isola di Batteria, Pila, Ariano e Goro. Puntuali arrivarono i cinegiornali a riportare la cronaca. Il primo fu prodotto dalla Pathé francese[1], a cui fece seguito Mondo Libero, che uscì con un servizio filmato intitolato “Polesine allagato”[2]. L’altro cinenotiziario fu di caleidoscopio Ciac che inserì il servizio filmato nella rubrica “Obiettivo sulla cronaca”[3]. Il montaggio delle immagini era quello tipico del rotocalco televisivo, sempre con l’uomo protagonista, mentre il testo ricalcava quello caratteristico del settimanale di stampa: «È un dramma che si ripete ogni anno, una lotta senza fine che si ripete da secoli. La terra del delta padano, con i nomi dei suoi villaggi, dai paesi sull’argine del fiume. Una cronaca che nessuno ha più il coraggio di leggere tanto è risaputa in ogni sua nota. Non c’è nessun imputato. L’acqua ha sfondato argini che si ritenevano più che sicuri, ma ancora una volta queste immagini servano da ammonimento per una più radicale soluzione del problema. Da una parte il Po, con le sue acque che premono contro gli argini del delta, dall’altra parte l’Adriatico con l’alta marea. In mezzo, nel cuore stesso della terribile contesa delle acque, vive la povera gente, legata al triste destino di queste valli. È una battaglia di ogni anno, di ogni inverno. Una battaglia amara che tutti noi dovremmo ricordare, soprattutto a primavera quando la cronaca parla di situazione normale».
[1]Gaumont Pathè – 19/11/1958 – Inondations delta du Po – Inondations en Italie
[2]Mondo Libero M380 – 20/11/1958 – Polesine allagato
[3]Caleidoscopio Ciac C1137 – 27/11/1958 – Obbiettivo sulla cronaca.Italia: nel Delta Padano l’acqua ha sfondato gli argini