LA SETTIMANA INCOM
1951 – b/n – 15′
L’istituto Luce, il 20 dicembre, pensò bene di far uscire un documentario[1], “Acque senza perdono” della durata di un quarto d’ora, in cui fu sintetizzato tutto quanto era accaduto fino a quel momento. Quel filmato introdusse, per la prima volta, un episodio luttuoso avvenuto il 15 novembre, noto come “il camion della morte”. Un automezzo partì da Rovigo a mezzanotte del 14. Fu requisito alla vetreria Baccaglini, sotto sera, quando le notizie dai lontani argini del Po annunziarono una situazione insostenibile. Nei pressi di Frassinelle, nelle prime ore dell’alba di giovedì 15 novembre, decine di persone che si trovarono su quel camion e annegarono nelle acque limacciose e gelide che arrivarono inesorabilmente dalla rotta. Quattro mesi dopo fu reso noto l’agghiacciante bilancio definitivo: 84 vittime. Il camion si fermò lì, sulla strada melmosa e ormai cancellata dall’acqua che cresceva, alta fino a bloccare il circuito elettrico, nella nebbia fitta e impenetrabile. Era diretto a Rovigo, dove gente disperata avrebbe trovato la salvezza. Nel filmato, il racconto venne fatto indirettamente da uno dei sopravvissuti di quella vicenda, Mario Bellinello, al presidente del consiglio Alcide De Gasperi. L’acqua li sorprese in piena notte. Tra i morti lui perdette la moglie e cinque figli. «Ogni scampato ha il suo dramma» – concluse la voce fuori campo di Notari.
[1]Documentari Incom – 1951 – Acque senza perdono.Polesine – Morte e distruzione hanno colpito l’Italia dal sud al nord