DOCUMENTARIO
1951 – b/n – 8′
Negli anni ‘50 i ferraresi ed i rodigini usavano fare il bagno nel Po in territorio occhiobellese, denominata “la giarina”. Era la spiaggia dei poveri, di coloro che non potevano, per tanti motivi, recarsi al mare per fare le vacanze estive. Dopo una panoramica sulla zona vista dal ponte, l’attenzione del regista è sulla gente che popola la spiaggia. Vi arriva in bicicletta o in motorino, o discende in gran fretta dalla corriera, con attrezzatura balneare. Dopo essersi spogliati in rudimentali spogliatoi oppure fra i cespugli, i bagnanti, soprattutto ragazzi e ragazze, consegnano il proprio fagotto di abiti che avevano sottobraccio al guardaroba. Il fiume è distante e molta gente vi si avvia. La spiaggia è affollata: alcuni fanno il bagno, altri passeggiano sulla sabbia. Alcuni ragazzi si buttano in acqua con disinvoltura, persone anziane lo fanno lentamente. Ognuno svolge le proprie attività: chi drizza una tenda a vela, chi prepara una siepe di frasche, chi mette bottiglie e cocomeri in buche, alcuni anziani sono intenti alle sabbiature, alcune belle ragazze prendono la tintarella, i ragazzi giocano in vari modi e fanno arrabbiare le ragazze, i bambini fanno castelli di sabbia, altri nuotano. Punto di ritrovo è il bar dove un barista prepara la tipica granatina e la gente si affolla a bere. È il momento della colazione: il bosco si riempie di gente in comitiva. Alcuni, finito il pranzo, si sdraiano a dormire. È trascorsa così una giornata in spiaggia.
Regia: Fabio Pittorru
Fotografia: Anton Giulio Borghesi
Produzione: Padus Film