La Settimana Incom
1948 – b/n – 1’11”
SET DEL FILM “IL MULINO DEL PO”
Al mondo del cinema la Incom riservò una rubrica dal titolo “Questo è il cinema nostro” [1]. Nel numero speciale del 14 ottobre 1948, “il cammino fra due date 1944-1948”, in testa apparve la dicitura: “La nostra cinematografia sta confermando i successi che si è conquistati non appena in Italia nacque la libertà” e, tra i vari set proposti apparve il Po “polesano” in cui Alberto Lattuada girò “Il mulino del Po”. In primo piano fece mostra di sé la bella protagonista Carla Del Poggio, mentre i truccatori la preparavano in riva al Po, prima di un ciak. «Sta qui diventando un film – commentò lo speaker del cinegiornale – il romanzo di Bacchelli Il mulino del Po. Carla Del Poggio sta diventando Dosolina. Il regista Lattuada e l’operatore hanno trovato il modo per rimanere immersi nell’atmosfera acquatica del racconto». Il messaggio fu chiaro: la produzione cinematografica italiana era all’avanguardia e non le mancavano, di certo, le cose da raccontare. Nello stesso numero, tra gli altri film, si parlò anche di Paisà di Roberto Rossellini, definito «miracolo di toccante osservazione e di vita intensa che ha commosso gli spettatori. Uno dei rari, se non il solo film del Festival di Cannes che meritasse l’appellativo di capolavoro». Grazie alle immagini cinematografiche fu mostrato un paese che stava rialzando la testa
[1] La Settimana Incom 00198 – 14/10/1948 – Questo è il cinema nostro. Il cammino fra due date 1944-1948.