LA SETTIMANA INCOM
1952 – b/n – 1’18”
L’11 dicembre 1952 la Incom prese spunto dalle piene del Po nel mese precedente per realizzare il cinegiornale “Contro le piene dei fiumi”[1]. In quell’occasione, il genio civile istituì i servizi di piena per tenere sotto osservazione il fiume, il cui livello salì nel novembre del ’52. Il centro operativo era a Rovigo, mentre molti magazzini idraulici erano diffusi nel tratto polesano del Po, da Melara al mare. Il lavoro consisteva nel raccogliere le quote idrometriche, controllare argini e fontanazzi, in maniera capillare. Le comunicazioni avvenivano tramite ponti radio presenti negli uffici distaccati del genio civile, lungo l’asta polesana del fiume, nei magazzini e nei caselli idraulici. Il cinegiornale spiegò, piuttosto accuratamente, questo tipo di servizio che vide lavorare insieme tecnici, dipendenti del genio civile e persone locali che venivano assunte per l’occasione, come esterni, ed addestrate nei ruoli di guardie, a piedi e in bicicletta, delle arginature. Si formavano delle squadre di sorveglianza, divise in due turni di 12 ore ciascuno, che imparavano a conoscere il fiume. La loro presenza sugli argini, oltre all’utilità tecnica dei compiti svolti, tranquillizzava le popolazioni rivierasche. Senza contare poi che quest’attività costituiva, inoltre, un piccolo impiego stagionale per i disoccupati, gli studenti, i lavoratori stagionali. Il servizio di piena era, al tempo stesso, un modo per diffondere la cultura del fiume, per conoscerlo meglio e potersi così difendere e rapportarsi ad esso.
[1]La Settimana Incom 00878 – 11/12/1952 – Contro le piene dei fiumi