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LA SETTIMANA INCOM
1952 – b/n – 5’08”
LAURO BORDIN
Il 29 ottobre 1952 la Settimana Incom rese onore[1] al ciclista polesano Lauro Bordin in occasione del giro di Lombardia. La vittoria del polesano Lauro Bordin nella tappa, del giro d’Italia, Ascoli–Rovigo rimase nella storia del ciclismo epico. Fu una tappa lunga ben 419 chilometri. Bordin nel corso della precedente Napoli–Bari si era preso un’insolazione e, a causa di una forte emorragia, i medici gli avevano consigliato addirittura il ritiro. Le cronache riportarono queste righe: «In un meriggio dell’estate 1913, alle porte di Rovigo, sulla strada che conduce a Ferrara, un giovinetto, in carrozza, incrociava un ciclista curvo sul manubrio, al cui passaggio la gente si gettava di rimbalzo un grido: È Bordin, è Bordin. Il cocchiere, stupito e premuroso, subito informò: È il nostro campione, signorino. Pensi che in pochi mesi ha vinto la Milano–Torino, la tappa del giro d’Italia qui a Rovigo, il giro del Polesine, e per un pelo non ce l’ha fatta nel campionato italiano; soltanto quel diavolo di Giradengo è riuscito a prenderlo». Di quella tappa Bordin raccontò che: «Da Ascoli il via avvenne all’una dopo mezzanotte. Vento e grandine investirono i corridori verso Ancona, poi sole e polvere a rendere asfissiante la traversata della Romagna. Oriani, il mio capitano e primo in classifica davanti a Pavesi, cadde e addio giro d’Italia. Ma Oriani poi si riprese e ‘la squadra’ dopo essere rientrata sui primi a Bologna, a 15 km dall’arrivo prese la testa e non la mollò più. Malgrado l’emorragia al naso, quando imboccammo l’anello dell’ippodromo (lo stadio di Via Tre Martiri) le forze si moltiplicarono alle grida dei 30.000 spettatori che in coro mi incitavano a vincere. A 400 metri dall’arrivo un urlo solo: Forza Lauro! Mi parve di aver volato sin sul traguardo. Avevo vinto io. Fui portato in trionfo, vittorioso tra i miei polesani. E la soprano Gargiulo mi offrì la palma della vittoria».
[1]La Settimana Incom 00859 – 29/10/1952 – Giuseppe Minardi vince in volata il 46° Giro di Lombardia
