LA SETTIMANA INCOM
1951 – b/n – 1’26”
Il 26 gennaio 1951 la Incom informò del ritrovamento di una tela del pittore belga Pieter Paul Rubens in una chiesetta nei pressi di Lendinara [1]. Il servizio iniziò con le immagini della strada che da Lendinara portava ad Este in un ambiente invernale, con la nebbia. In bianco e nero, sulle acque dell’Adige, improvvisamente si poté ammirare una luce bianca e la scoperta del prezioso quadro fu messa sotto forma di miracolo. In realtà, il pittore belga, nel maggio 1600 soggiornò prima a Venezia e poi a Mantova dai Gonzaga, dove il giovane artista accettò l’incarico di pittore di corte. Il San Giovanni Battista, il dipinto di cui parlò l’Incom, era riferibile a quel periodo. Nulla di strano. Il Polesine era anche questa faccia: una terra che, nella nebbia, stava vedendo un raggio di sole e le popolazioni stavano rialzando la testa. Seppur lenta e fra tanti contrasti, era in atto la ricostruzione post bellica. La notizia dilagò un po’ ovunque e la piccola frazione fu letteralmente presa da assalto dai curiosi, più per rivedere dal vivo le immagini viste sullo schermo del cinema che non per interessi artistici. Più tardi, per onore della cronaca, gli esperti risultarono indecisi sull’attribuzione della preziosa tela del XVII secolo: ci fu chi propendeva per Pieter Paolo Rubens, e chi per Daniel van den Dijk.
[1]La Settimana Incom 00547 – 26/01/1951 – Almanacco del mondo. Un “Rubens” scoperto a Balduina.