LUNGOMETRAGGIO
1956 – b/n – 102′
Aldo, un operaio del Polesine, viene abbandonato da Irma, una donna della quale era innamorato e dalla quale ha avuto una figlia: Rosina. Irma lo abbandona perché innamorata di un altro, e questo avviene nel momento in cui Aldo la vuole sposare. Lasciato il paese con la bambina, Aldo vaga per la pianura lungo gli argini del Po e nel suo girovagare ha altri amori, ma cade sempre più nella depressione. Un giorno ritorna nel suo paese, vede Irma in casa che accudisce un bambino, e capisce che ormai non riuscirà più a riconquistarla. Disperato si lascia cadere dalla torre di uno zuccherificio. Una curiosità: Dorian Gray venne doppiata da Monica Vitti che, per merito di questo lavoro, si legò affettivamente ad Antonioni per parecchi anni e che l’avrebbe lanciata come “musa dell’incomunicabilità” in moltissimi suoi film.
LOCATION: Occhiobello – Stienta – Mazzorno sinistro – Porto Tolle
Regia: Michelangelo Antonioni
Soggetto: Michelangelo Antonioni
Sceneggiatura: Michelangelo Antonioni, Ennio De Concini, Elio Bartoli
Fotografia: Gianni Di Venanzo
Montaggio: Eraldo Da Roma
Musica: Giovanni Fusco
Interpreti: Steve Cochran (Aldo), Alida Valli (Irma), Betsy Blair (Elvia), Dorian Gray (Virginia), Gabriella Pallotta (Edera), Lynn Shaw (Andreina), Mirna Girardi (Rosina), Gaetano Matteucci, Guerrino Campanili, Pina Boldrini
Produzione: S.P.A. Cinematografica, Robert Alexander Productions (New York)