DOCUMENTARIO
1940 – b/n – 38’06”
FERNANDO PREVITALI – ECCO LA RADIO
Il documentario “Ecco la radio” [1] per celebrare quest’importante mezzo di comunicazione e tutti i personaggi che la rendevano grande e famosa. Fra questi c’era un importante musicista adriese: il maestro Fernando Previtali, allora direttore d’orchestra dell’Orchestra sinfonica dell’EIAR. Le critiche e le recensioni del suo tempo parlarono di Previtali come d’un direttore che possedeva una robusta incisività, che seppe serrare il più possibile le fila dell’azione senza indulgere in preziosismi. La sua fu sempre una direzione attenta ai problemi vocali e con una solida musicalità. La sua professionalità assicurò coesione e musicalità di notevole levatura sia nella prestazioni strumentali che in quelle corali. Egli si confermò uno dei maggiori direttori d’orchestra italiani alla cui ricca esperienza i teatri di tutto il mondo affidavano la maggior parte del repertorio italiano. Previtali si interessò anche alla cinematografia. Collaborò attivamente con il regista Fellini ed ebbe un ottimo rapporto di lavoro con il compositore preferito dal regista italiano, Nino Rota. Nei film I vitelloni e Lo sceicco bianco diresse le colonne sonore. A dire il vero questa attività ebbe il battesimo nel 1932 dirigendo la colonna sonora di Pergolesi (regia di Guido Brignone), poi Rossini (1943, regia di Mario Bonnard, con Nino Besozzi e Memo Benassi); Puccini (1952, regia di Carmine Gallone, con Gabriele Ferzetti, Marta Toren e Paolo Stoppa); Il lupo della Sila (1949, con Silvana Mangano e Amedeo Nazzari); il celebre Riso amaro (1949, musica di Goffredo Petrassi e Armando Trovajoli, con Silvana Mangano, Vittorio Gassman e Raf Vallone), Anselmo ha fretta (1949, musiche di Roman Vlad), Il cammino della speranza (1950, regia di Pietro Germi, musiche di Carlo Rustichelli), Carosello napoletano (1953, con Giacomo Rondinella).
[1] Altre produzioni italiane – 1940 – Ecco la radio (Panorama di una giornata radiofonica realizzata con il concorso degli artisti, dei maestri e delle orchestre dell’EIAR)